L’export italiano, alcuni dati *
L’Italia è un Paese storicamente votato al commercio estero: l’export italiano ha registrato nel tempo una crescita costante, passando dai 337 Mld € del 2010 ai 516 Mld € del 2021 (+53%), inoltre nella bilancia commerciale italiana, nello stesso periodo di riferimento si nota come il peso dell’export sul PIL sia costantemente superiore di almeno 2 punti percentuali rispetto all’import.
Allargando lo sguardo oltre i nostri confini, l’Italia è ottava nella classifica dei principali esportatori mondiali del 2021, preceduta da Cina, Usa, Germania, Paesi Bassi, Giappone, Hong Kong e Corea del Sud. Il 52% dell’export avviene all’interno dell’Unione Europea, il restante 48% verso paesi extra UE, principalmente USA (9,6%), Svizzera (5,3%), Regno Unito (4.5%), Cina (3%), Austria (2,2%), Giappone (1,5%).
Il 72% dell’export italiano è composto da Macchinari (16,2%), Metallurgia (12%), Moda (10,6%), Mezzi di trasporto (10,2%), Agroalimentare (9,7%), Chimica (6,8%) e Farmaceutica (6,4%).
Sono oltre 136.000 le aziende italiane che esportano all’estero, il 77% delle quali esporta meno di 750.000 euro/anno, mentre il 55,2% del valore dell’export italiano è generato dall’1,1% delle imprese esportatrici, con esportazioni superiori ai 50M di euro/anno.
* (fonte rapporto ICE2021-2022) https://www.ice.it/it/sites/default/files/inline-files/Rapporto%20ICE_2021-2022_web.pdf
Il quadro normativo di riferimento
L’export italiano pesa il 32% del PIL ed è quindi fondamentale che vi sia un quadro normativo chiaro in cui gli operatori nazionali possano trovare i riferimenti necessari nella gestione del commercio estero.
Nel corso del tempo, però, le norme tendono ad assommarsi e ad evolversi, sulla base degli accadimenti storici, dell’evoluzione delle economie dei diversi paesi e del mutare dei trattati commerciali. Si pensi, a tiolo di esempio, quanto abbia pesato Brexit sulle regole di scambio commerciale tra il Regno Unito e i Paesi dell’Unione Europea. Di conseguenza, la corretta gestione dell’export, dal punto di vista degli adempimenti burocratici ed amministrativi, è complessa e implica responsabilità sia dal punto di vista civilistico che penale.
I riferimenti per gestire una pratica di export vanno dal Codice Doganale Unionale (CDU) ai Regolamenti Europei, ai Trattati di Libero Scambio. Ci sono poi una serie di regimi e procedure doganali da conoscere, di obblighi extra-tributari quali autorizzazioni sanitarie, restrizioni su merci pericolose o ad uso duale e molto altro ancora.
I servizi offerti da GM International
GM International, vanta una pluridecennale esperienza come operatore doganale ed è quindi in grado di supportare i clienti nella corretta gestione dell’export, permettendo ai suoi Clienti di evitare sanzioni o anche solo rallentamenti nell’evasione delle pratiche doganali.
Nel corso del 2022, GM International ha gestito circa 3.000 spedizioni verso estero (marittime, aeree e su gomma), che hanno prodotto un fatturato di 6.6M€ pari al 19,3% del fatturato totale.